Fandom: !Fanfiction, Glee
Pairing:
Personaggi: Rachel
Genere: Angst, Drammatico, Romantico
Avvisi: Het, spoiler s02E20
Rating: PG
Prompt: Scritta in occasione della terza notte bianca di Mari di Challenge (prompt: "Jesse St.James/Rachel Berry: The Way We Were")
Note: Non shippo il St. Berry perché il mio OTP nonché guilty pleasure con Rachel è il Blainchel (ebbene sì, deal with it), però riconosco che questi due hanno un rapporto potenzialmente meraviglioso, quindi sono anche carucci da usare.

Riassunto: Rachel ha sempre pensato di essere una donna forte...
WOULD WE? COULD WE?


Rachel ha sempre pensato di essere una donna forte, determinata, una capace di mettere la propria carriera davanti a tutto quanto il resto. E' cresciuta nella convinzion che avrebbe sempre saputo fare la scelta giusta, anche se dolorosa, che la forza dei propri sogni le avrebbe permesso di superare qualunque cosa, sarebbe stata come Barbra, lei. O, meglio ancora, come sua madre che quando l'ha conosciuta era un monolite: dura, inflessibile, talentuosa e determinata.
Però non lo è quando la voce di Jesse riempie all'improvviso l'auditorium. Non lo è quando si volta e lo guarda negli occhi. Non lo è quando, una strofa dietro l'altra, la melodia cresce, li avvolge e li unisce e tutto torna a posto come non fosse mai andato in pezzi.
Lei è forte, pensa. Lei sa stringere i denti, sa ascoltare oltre il battito del proprio cuore. Vedere oltre la propria infatuazione. Ma non è vero nemmeno questo, perché Jesse preme tasti dentro di lei che nessun altro riesce nemmeno a vedere. Jesse è un passo avanti agli altri, qualche metro più a fondo, e ha in mano il suo cuore da così tanto tempo che Rachel si è perfino abituata a non averne più uno.
Così ora che lui glielo riporta, scendendo quelle scale, lei lo sente palpitare con ancora più forza, ancora più rumorosamente, perché prima non c'era e ora c'è.
Jesse è uguale a lei, per questo ha funzionato. E per lo stesso motivo è stato un disastro. Rachel dovrebbe ricordarsi com'è stato, la sensazione di essere presa in giro, la sensazione di vuoto quando lui se n'è andato, ma invece ricorda soltanto i sorrisi e i momenti sparsi come istantanee nella sua testa. Lo guarda e negli occhi di lui trova la stessa domanda che le fa tremare le mani, quando appena sfiora le sue. Torneremmo insieme, se potessimo? Dimmelo, Jesse, lo faremmo?

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