Personaggi: Kurt Hummel, Blaine Anderson, Santana Lopez
Genere: Comico
Avvisi: Slash, Follia, crack!Fic
Rating: PG
Prompt: Scritta per l'Arena dei Gladiatori durante la terza notte bianca di Mari di Challenge (I prompt erano quelli dei leoni Cinzia, Vinicio e Tessa, rispettivamente: inchiostro simpatico, colpo di scena da soap opera e un limite min di 560 parole e max di 650.)
Note: Questa storia è completamente folle, ma io le voglio molto bene perchè non ha fatto i capricci per essere scritta e tutte le limitazioni leonine si sono incastrate benissimo da sole. In più Kurt è ridicolo e Blaine è ugualmente idiota, perciò il mondo è bello.
Riassunto: Un sasso lanciato da una mano misteriosa conduce Kurt e Blaine alla scoperta di un segreto scandaloso.
Genere: Comico
Avvisi: Slash, Follia, crack!Fic
Rating: PG
Prompt: Scritta per l'Arena dei Gladiatori durante la terza notte bianca di Mari di Challenge (I prompt erano quelli dei leoni Cinzia, Vinicio e Tessa, rispettivamente: inchiostro simpatico, colpo di scena da soap opera e un limite min di 560 parole e max di 650.)
Note: Questa storia è completamente folle, ma io le voglio molto bene perchè non ha fatto i capricci per essere scritta e tutte le limitazioni leonine si sono incastrate benissimo da sole. In più Kurt è ridicolo e Blaine è ugualmente idiota, perciò il mondo è bello.
Riassunto: Un sasso lanciato da una mano misteriosa conduce Kurt e Blaine alla scoperta di un segreto scandaloso.
Kurt si sta preparando per la notte quando il sasso entra dalla finestra e piomba sul tappeto. Lui sussulta ma non si affaccia, nel caso fosse un tentativo di lapidazione. Se vogliono farlo fuori in questo modo barbaro, non sarà certo lui a facilitargli le cose.
Raccoglie il sasso e nota che c'è un biglietto avvolto intorno. “Oh! Un messaggio,” esclama, spalancando gli occhioni, improvvisamente più estasiato di quanto richieda la situazione. “Che cosa romantica!”
Con il viso impiastricciato di crema al cetriolo, svolge in fretta il biglietto e lo stira bene sulle ginocchia. Tutto il suo entusiasmo si spegne quando scopre che il semplice foglio a righe è completamente vuoto sia davanti che dietro. “Chi si prende la briga di lanciare un sasso con un foglio vuoto intorno?” Pensa, rigirandoselo tra le mani.
E' alquanto perplesso ma poi, complice un lungo passato di romanzi d'avventura e languide storie d'amore fra uomini dalla vita dissoluta e ingenue signorine dell'ottocento, la soluzione gli appare improvvisamente chiara e, se possibile, ancora più eccitante.
Scende a trafugare una candela dal cassetto della cucina e quindi torna in camera sua, pregustando il glorioso momento che aspetta con un fervore quasi ridicolo. Avvicina il foglio alla candela accesa e, poco dopo, il calore della fiamma rivela un messaggio che prima non c'era. “Non solo un messaggio, ma un messaggio segreto!” Esclama, ancora più estasiato. La carta non è elegante e la scrittura è sgraziata, ma non ha dubbi che il mittente sia Blaine. D'altronde chi altri potrebbe avere questo fascino vecchio stile? Forse non aveva carta da lettere sotto mano e ha scritto di fretta, temendo che il padre malvagio lo scoprisse. Kurt si stringe il biglietto al cuore con un sospiro. “Verrò all'appuntamento, Blaine.”
Nella sua stanza al dormitorio della scuola privata più impomatata dell'universo, Blaine ha fatto la stessa scena; così si ritrovano sotto le fronde di un pesco in fiore, stringendo due biglietti identici.
“Non sei stato tu?” Si chiedono vicendevolmente in coro, scuotendo la testa subito dopo. “E allora chi può essere stato?”
“Sono stata io a chiamarvi qui,” esclama Santana, uscendo dall'ombra in cui era nascosta come l'intrigante donna latina che è.
“Se vuoi saltarci addosso per dimostrare di non giocare per l'altra squadra, hai scelto le persone sbagliate,” commenta Kurt, inviperito per il suo sogno romanzesco infranto. “Di nuovo, oserei dire.”
Santana lo ignora. “Sono qui per evitarvi lo scandalo,” spiega, consegnando un fascicolo pieno di documenti.
“Che diavolo è?” Chiede Blaine, sospettoso.
“Il motivo per cui voi due insieme siete sbagliati fin dal vostro concepimento, belli capelli,” replica Santana.
Blaine sfoglia una pagina dopo l'altra con Kurt che legge alle sue spalle. Più vanno avanti, più i loro occhi si fanno sgranati. “Non è possibile,” mormora Blaine. “E' una cosa quasi offensiva.”
“Togli pure il quasi,” gli fa eco Kurt.
“Ehi, non guardatemi così! Io ho solo raccolto informazioni,” protesta Santana. “Che colpa ne ho se ho scoperto che siete fratelli?”
Nella testa di Kurt risuona così chiaramente una sorta di drastico accordo di pianoforte che quasi si aspetta di avere un'orchestra alle spalle. Lui e Blaine non si capacitano ma, non importa quante volte lo leggono, quello che è scritto sui documenti non cambia.
“La signora Anderson rimane ferma con la macchina, un giovane e aitante meccanico di Lima la aiuta e i due finiscono a fare sesso selvaggio nello sgabuzzino dell'officina. Nove mesi dopo, nei quartieri alti di Westerville, nasce un bambino ingelatinato che renderà orgoglioso un padre non suo finché non dichiarerà di essere gay e bla bla bla. Il resto lo sapete,” conclude Santana, con una scrollata di spalle. “Vedetela così, nessuno potrà mai dirvi che non condividete qualcosa di importante. Il risultato del test di paternità è senza dubbio una cosa di un certo peso.”
Santana se ne va ancheggiando e li lascia lì a far distruggere la loro storia da una manciata di fogli falsificati a regola d'arte. Dave le deve un favore e dovrà faticare per restituirglielo.