Personaggi: Chakuza, Fler
Genere: Comico
Avvisi: Gen, crack!fic
Rating: PG
Prompt: Scritta per far guadagnare punti alla squadra dei vampirli Blood Devils, nel Cow-T di MDC (prompt: Guerra).
Note: Questa è una cosina scritta di velocità ma che mi piace particolarmente perché dopo alcuni tentativi dello stesso genere sono riuscita ad ottenere l'effetto che volevo, ossia descrivere una scena banale con dei termini che richiamano invece le vere battaglie. O almeno, a me è sembrato di esserci riuscita, poi non so.

Riassunto: "Siamo arrivati insieme e ce ne andremo insieme!”
SAVING PRIVATE PANGERL

“Abbiamo davvero bisogno di stare qui?” Chakuza infila le mani nelle tasche della felpa e incassa la testa rotonda nelle spalle, diventando né più né meno che uno di quei panettoni in cemento per impedire alle auto di proseguire lungo la strada.
“Non lo so, tu hai davvero bisogno di continuare a lavorare?” Ritorce Fler, che al freddo è più abituato o forse si lamenta solo di meno. “Bushido ha detto che se lo perdiamo di vista, non incideremo mai più un disco in vita nostra, il che potrebbe voler dire anche che ci ucciderà, non ne sono sicuro.”
Sono le ultime parole che ha il tempo di dire. Quando le porte del negozio si aprono, le urla che si innalzano al cielo sono violente e animalesche. Ben presto la criniera di Bill, che fino ad un attimo prima era ben visibile davanti ai loro occhi, si dissolve nel mare di teste, braccia e volti che si mescolano nel fervore della battaglia all'ultimo paio di mutande firmate scontate al 75%. La folla di donne e uomini si muove come un unico animale gigantesco trascinandoli nel negozio contro la loro volontà. Chakuza si guarda intorno, cerca Fler con lo sguardo e lo vede raggiungere a fatica gli scaffali sicuri dei maglioni della nuova collezione non scontati. Chakuza cerca di imitarlo, ma l'esercito di donne che lo ha travolto è inarrestabile e non importa quanto sgomiti, non si muove, arranca, finché una biondina, stanca di averlo in mezzo lo colpisce con una gomitata allo sterno e lui si accascia a terra come uno sacco vuoto, con uno sbuffo.
“Chakuza!” Fler si getta di nuovo nella mischia, evita le braccia roteanti di due invasate che si contendono un paio di scarpe zebrate col tacco, rotola sotto il cestone dei calzini in saldo e infine si getta sul corpo di Chakuza per evitare che venga colpito dal fuoco incrociato di borsette difettate a metà prezzo. “Sono qui. Sta' tranquillo. Andrà tutto bene,” cerca di rassicurarlo, accarezzandogli la pelata.
Chakuza scuote la testa, rassegnato. “No, lasciami qui. Salvati almeno tu,” sussurra, mentre una pazza lo scuote per la manica della felpa pensando che sia in vendita anche quella.
Fler la scaccia con forza. “No, io non ti lascio qui!” Esclama deciso. “Siamo arrivati insieme e ce ne andremo insieme!”
Afferra una cravatta dall'espositore degli accessori a prezzi convenienti e se la lega in fronte, quindi aiuta Chakuza a sollevarsi e insieme attraversano il negozio facendosi largo tra le donne che combattono ad ombrellate, si strappano i capelli e si prendono a morsi per un paio di jeans.
Bill li ritrova quasi quattro ore dopo, i vestiti grinzosi, Fler con i capelli spettinati, entrambi accasciati a terra fuori dal negozio. Lui invece è perfettamente in ordine, ha con sé qualcosa come un centinaio di buste e li guarda con aria impietosita. “Ma dov'eravate finiti? Vi cerco da ore. Meno male che dovevate accompagnarmi!” Protesta. “Si può sapere che vi è successo? Sembrati appena tornati dalla guerra.”
Fler e Chakuza si guardano e sospirano.

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