Personaggi: Tom, Bill
Genere: Humor
Avvisi: Gen
Rating: PG
Note: Bill è la prima cosa che ho pensato quando ho letto la descrizione del nuovo prompt “Palme” della HMS Maouropia Treasure Hunt di fanfic_italia ... d'altronde come si può negare che non somigli ad una palma? In più, nella descrizione si citavano i capelli... quindi Bill era semplicemente perfetto.
Sciocchezza scritta in poco tempo, ma ad una settimana di distanza dalla sua creazione ne sono anche abbastanza soddisfatta. Miracolo! :3

Riassunto: Alza la testa, deciso a guardare in faccia la morte, non chinerà il capo, non guarderà fuori dal finestrino mentre succede. Se deve andarsene lo farà da eroe.
FUORI DALLA PORTA DEL BAGNO

Tom si è trovato in molte pessime situazioni nella sua vita, ma quella peggiore la sta vivendo adesso e non sa come uscirne. In realtà, ciò che lo spaventa non è il trovarsi qui e ora, bensì il sapere con assoluta certezza che non c'è una via d'uscita e che la tragedia sta per abbattersi su di lui, che lui lo voglia oppure no. Certo sarebbe stato più facile affrontare l'impresa spalleggiato dai suoi due migliori amici, ma Gustav e Georg si sono guardati bene dall'accettare con coraggio il proprio destino e se la sono data a gambe, elargendo pacche sulle spalle e grandi sorrisi. Sono sempre larghi di manica, quei due, quando si tratta di incoraggiarti un attimo prima di levare le tende; ma non c'è più tempo e Tom lo sa.
Alza la testa, deciso a guardare in faccia la morte, non chinerà il capo, non guarderà fuori dal finestrino mentre succede. Se deve andarsene lo farà da eroe.
Quando la porta del bagno si apre, lui sta stringendo le dita e le labbra, perché lo sa che se ciò che ne uscirà è troppo ridicolo, la risata esploderà fragorosa senza che possa farci niente, così prova a trattenerla in via preventiva, a salvarsi per quello che può.
“Come sto?” La domanda di Bill in questi casi non è mai indice di incertezza. Non chiede per sapere se la propria scelta è giusta, ma per sapere come ti poni tu rispetto ad essa, se deve picchiarti perché sei stronzo o se deve amarti perché capisci il suo senso artistico e sei, quindi, un essere superiore. Come lui.
Tom osserva i capelli di suo fratello formargli una criniera intorno alla testa. Li ha stirati, cotonati, riempiti di lacca e poi acconciati. Due ore di lavoro e il bagno inaccessibile anche per le funzioni primarie. Adesso misura almeno dieci centimetri in più e sembra un leone.
Tom si passa una mano sulle labbra e pensa, mentre il tempo scorre. Ogni secondo che passa è un po' più stronzo e un po' meno essere superiore. Sa che può arrivare a concepire qualcosa di accettabile per suo fratello, perché sono anni che Bill esce dai bagni sperimentando e sono anni che Tom lo aspetta fuori, macinando risposte da dare. Solo che questa volta è troppo, e dire che non sa dei dreads, delle trecce, della cresta che arriveranno due, tre, quattro anni più tardi. Ora c'è solo la criniera.
“E'... nuova,” dice per guadagnare momenti preziosi, ma sente le labbra tendersi e il tempo che scade un secondo prima che la risata gli esca fragorosa di bocca. E' uno di quei danni su cui non ha controllo e non si dà pena per farlo. Allora ride, ride e si piega in due mentre suo fratello è già pronto con la mano alzata.
A quanto pare stavolta è uno stronzo.

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